Ecco i Premi letterari vinti da Arturo Bernava con il suo primo romanzo Il colore del caffè:
1° classificato:
Premio internazionale città di Eboli
Premio Nazionale "Golfo di Trieste"
2° classificato:
Histonium Vasto
Il Convivio, Giardini Naxos
3° classificato:
Premio internazionale Città di Venarotta
Premio nazionale "Servizi letterari"
Finalista:
Premio "Parco Maiella" di Abbateggio (CH)
Le due Nocere (in corso di valutazione)
Menzioni speciali:
Trofeo letterario Penna d'autore (Torino)
Premio internazionale L'Iride (Salerno)
sabato 9 ottobre 2010
mercoledì 18 agosto 2010
Presentazione de IL COLORE DEL CAFFÈ (Pescocostanzo, Domenica 22 Agosto - Ore 17,30)
Domenica 22 Agosto - ore 17,30
Auditorium San Nicola
Presentazione del romanzo di Arturo Bernava
IL COLORE DEL CAFFÈ
Vincitore del Premio Eboli 2010
Finalista del Premio Parco Majella 2010
Presenteranno Marco Tornar e Maria Pia Trozzi
Parteciperanno l'Autore e l'Editore
Scheda del libro:
Il maresciallo Dante Modiano, poco prima della seconda guerra mondiale, viene trasferito in un paesino della montagna abruzzese.
Si imbatte da subito in strani personaggi: un bambino di cui tutti sembrano ignorare le origini, un vecchio cieco appassionato di letteratura, una splendida e prosperosa ostessa, una contessa che fugge dalla vita mondana della capitale forse per nascondersi, un finanziere senza scrupoli che ha truffato migliaia di persone.
A fare da cornice ai personaggi principali, altri soggetti dai colori forti: il pazzo Gerolamo, il podestà Ovidio Mentore, e, come in ogni storia di paese che si rispetti, il farmacista, il notaio, il prete.
E, ovviamente, i carabinieri della stazione, tra cui spicca il saggio appuntato Inzirillo.
Da subito Modiano si imbatte in situazioni non del tutto chiare. Un omicidio commesso sedici anni prima, un repentino ricovero in manicomio dell’unico testimone oculare, il fallimento di una banca che ha condotto sul lastrico quasi tutti gli abitanti del paese.
E comincia ad indagare il buon maresciallo Modiano, non senza cedere alle lusinghe dell’amore, salvo poi domandarsi se sia effettivamente amore vero.
Ma non sarà l’unico dilemma in cui si imbatterà: infatti la voglia di vendetta degli abitanti del paese che intendono riprendersi i soldi rubati loro con l’inganno, porterà Modiano di fronte ad un dilemma personale e professionale molto forte.
Sino all’epilogo imprevisto.
Arturo Bernava
IL COLORE DEL CAFFÈ
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-77-5]
Pagg. 192 - Euro 12,00
http://www.edizionisolfanelli.it/ilcoloredelcaffe.htm
http://ilcoloredelcaffe.blogspot.com/
domenica 18 luglio 2010
IL COLORE DEL CAFFE' alla Rassegna EDITORIA ABRUZZESE (Chieti, 19 Luglio 2010)
Settimana Mozartiana - Rassegna dell'Editori Abruzzese
18-23 Luglio 2010
Libreria De Luca
Via Cesare de Lollis
CHIETI
Orario: 21.00 – 23.00
Lunedì 19 Luglio
ore 21.30
Presentazione di 2 libri delle Edizioni Solfanelli
IL COLORE DEL CAFFE'
di Arturo Bernava
CLAIRE CLAIRMONT
di Marco Tornar
18-23 Luglio 2010
Libreria De Luca
Via Cesare de Lollis
CHIETI
Orario: 21.00 – 23.00
Lunedì 19 Luglio
ore 21.30
Presentazione di 2 libri delle Edizioni Solfanelli
IL COLORE DEL CAFFE'
di Arturo Bernava
CLAIRE CLAIRMONT
di Marco Tornar
martedì 13 luglio 2010
IL COLORE DEL CAFFE' alla XV Rassegna EDITORIA ABRUZZESE (Pescara, 20 Luglio 2010)
XV Rassegna EDITORIA ABRUZZESE
16-22 Luglio 2010
Museo delle Genti d’Abruzzo
Via delle Caserme n. 22
PESCARA
Orario: 18.00 – 24.00
Martedì 20 Luglio
ore 18.00
Edizioni Solfanelli
Presentazione del libro
IL COLORE DEL CAFFE'
di Arturo Bernava
Presenterà Marco Tornar
16-22 Luglio 2010
Museo delle Genti d’Abruzzo
Via delle Caserme n. 22
PESCARA
Orario: 18.00 – 24.00
Martedì 20 Luglio
ore 18.00
Edizioni Solfanelli
Presentazione del libro
IL COLORE DEL CAFFE'
di Arturo Bernava
Presenterà Marco Tornar
sabato 26 giugno 2010
domenica 30 maggio 2010
domenica 16 maggio 2010
sabato 15 maggio 2010
sabato 8 maggio 2010
Arturo Bernava vince la dodicesima edizione del Premio Letterario “CARO DIARIO”
Il giorno 8 maggio 2010 si è riunita la giuria per giudicare i lavori in concorso al XII Premio Letterario Nazionale "CARO DIARIO".
La giuria composta da: prof. Angelo Melchiorre, Presidente; prof.ssa Liliana Biondi; prof.ssa Francesca Romana Letta; prof.ssa Antonietta Tafuri; ins. Vittoria Petrucci; sig. Ercole Gigli, dopo attenta valutazione dei racconti in concorso, ha assegnato i premi a:
1 ° Premio al racconto: "ELE VATE MENTI" di Arturo Bernava (Chieti)
2° Premio al racconto: "MONDI PARALLELI" di Patrizio Poli (San Giovanni Lupatoto - VR)
3° Premio al racconto: "CRONACA DI UNA CONGIURA" di Nicola Lancia (Antrosano - AQ)
Nel contempo la giuria ha ritenuto di segnalare, a pari merito, i racconti:
- " COM'ERA BELLA" di Dionigi Mainini (Fagnano Olona - VA)
- "CINQUE PAGINE DI UN VECCHIO QUADERNO A RIGHE" di Giuseppe Elino Pasianot (Azzano Decimo - PN)
- "L'ALTRO SEGRETO" di Lucia Sallustio (Molfetta - Ba)
La cerimonia di premiazione si terrà domenica 30 maggio 2010 alle ore 16,00 nella Sala Consiliare del comune di Ortucchio.
La giuria composta da: prof. Angelo Melchiorre, Presidente; prof.ssa Liliana Biondi; prof.ssa Francesca Romana Letta; prof.ssa Antonietta Tafuri; ins. Vittoria Petrucci; sig. Ercole Gigli, dopo attenta valutazione dei racconti in concorso, ha assegnato i premi a:
1 ° Premio al racconto: "ELE VATE MENTI" di Arturo Bernava (Chieti)
2° Premio al racconto: "MONDI PARALLELI" di Patrizio Poli (San Giovanni Lupatoto - VR)
3° Premio al racconto: "CRONACA DI UNA CONGIURA" di Nicola Lancia (Antrosano - AQ)
Nel contempo la giuria ha ritenuto di segnalare, a pari merito, i racconti:
- " COM'ERA BELLA" di Dionigi Mainini (Fagnano Olona - VA)
- "CINQUE PAGINE DI UN VECCHIO QUADERNO A RIGHE" di Giuseppe Elino Pasianot (Azzano Decimo - PN)
- "L'ALTRO SEGRETO" di Lucia Sallustio (Molfetta - Ba)
La cerimonia di premiazione si terrà domenica 30 maggio 2010 alle ore 16,00 nella Sala Consiliare del comune di Ortucchio.
lunedì 3 maggio 2010
Presentazione al XXIII SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO (Sabato, 15 maggio ore 10,00)
REGIONE ABRUZZO
Assessorato Sviluppo del Turismo, Politiche Culturali
Servizio Politiche Culturali
Torino Lingotto Fiere
XXIII SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO
13 – 17 Maggio 2010
Stand R 34 Padiglione 3
Sabato, 15 maggio ore 10,00
Il colore del caffè
di Arturo Bernava
Coordinatore Marco Solfanelli
EDIZIONI SOLFANELLI
Assessorato Sviluppo del Turismo, Politiche Culturali
Servizio Politiche Culturali
Torino Lingotto Fiere
XXIII SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO
13 – 17 Maggio 2010
Stand R 34 Padiglione 3
Sabato, 15 maggio ore 10,00
Il colore del caffè
di Arturo Bernava
Coordinatore Marco Solfanelli
EDIZIONI SOLFANELLI
lunedì 19 aprile 2010
Presentazione a ORTUCCHIO / AQ (Sabato 8 maggio)
ORTUCCHIO (AQ)
Sala consiliare - Piazza A. Zampa
Il colore del caffè
di Arturo Bernava
Sabato 8 Maggio - ore 17,30
Presenterà Ileana Moretti
Parteciperanno l'Autore e l'Editore
Sala consiliare - Piazza A. Zampa
Il colore del caffè
di Arturo Bernava
Sabato 8 Maggio - ore 17,30
Presenterà Ileana Moretti
Parteciperanno l'Autore e l'Editore
mercoledì 7 aprile 2010
Presentazione a San Salvo e Vasto (Sabato 10 aprile)
Due presentazioni de
Il colore del caffè
di Arturo Bernava
nella giornata di Sabato 10 aprile
ore 16,30
SAN SALVO
Parrocchia san Giuseppe (Piazza san Vitale)
Presenteranno Rosita Paganelli e Marco Tornar
Ore 18,30
VASTO
Palazzo D'Avalos - Sala Pinacoteca (Piazza L. Pudente)
Presenterà Giuseppe Catania
Parteciperanno l'Autore e l'Editore
Il colore del caffè
di Arturo Bernava
nella giornata di Sabato 10 aprile
ore 16,30
SAN SALVO
Parrocchia san Giuseppe (Piazza san Vitale)
Presenteranno Rosita Paganelli e Marco Tornar
Ore 18,30
VASTO
Palazzo D'Avalos - Sala Pinacoteca (Piazza L. Pudente)
Presenterà Giuseppe Catania
Parteciperanno l'Autore e l'Editore
lunedì 29 marzo 2010
giovedì 18 marzo 2010
RECENSIONE di Rosa Aimoni
Romanzo storico e appassionante, "Il colore del caffè" si presenta come un libro che regala sicure emozioni al lettore, vuoi per gli argomenti trattati, vuoi per lo stile compositivo, semplice e scevro da ogni difficoltà.
Ambientato nel periodo fascista, narra la storia di un maresciallo dei carabinieri, Dante Modiano, che trasferito d’ufficio in un piccolo paese dell’entroterra abruzzese, con ostinazione e coraggio si trova ad indagare su un omicidio commesso anni prima e mai risolto. Ma se la divisa di Dante Modiano è garanzia di un ordine e di un rigore che sono lo specchio del tempo in cui vive, la sua personalità è invece libera, distaccata e lontana dai valori della propaganda fascista.
La narrazione, oltre a porre in risalto l’orrore delle leggi razziali emanate in quel periodo, si focalizza su diversi argomenti, non ultima l’esperienza del manicomio e della pratica dell’elettroshock, abusata in periodo fascista, da parte di uno dei personaggi più riusciti del libro, e sottolinea così il carattere metastorico di certe tematiche, parlare delle quali non è affatto anacronistico. La capacità dimostrata dall’autore nella descrizione della personalità di personaggi minori non è banale, e ciò è particolarmente vero quando riferito al cieco Alfredo Corsi, la cui filosofia di vita è tutta racchiusa nell’abitudine di tenere la chiave di casa fuori dalla porta, in modo tale da consentire a chiunque di entrare. Emblema di un possibile modo diverso di vedere gli eventi, o di valutare e interpretare la vita, tanta fiducia nel prossimo non mette mai in dubbio la validità dei valori fondamentali, quali il reciproco rispetto e la solidarietà.
Pur essendo un romanzo storico, "Il colore del caffè" non manca di trattare gli argomenti più svariati e attuali come quello delle frodi finanziare ai danni dei risparmiatori. E’ un libro che si legge in un fiato e ricorda in ogni pagina come la storia sia un ciclo e riciclo di eventi da non dimenticare per evitare, per quanto possibile, di ripetere gli errori, e come il colore del caffè, ed il suo gusto, siano una questione di preferenze, di punti di vista, di gusti personali.
http://www.sololibri.net/Il-colore-del-caffe-di-Arturo.html
Ambientato nel periodo fascista, narra la storia di un maresciallo dei carabinieri, Dante Modiano, che trasferito d’ufficio in un piccolo paese dell’entroterra abruzzese, con ostinazione e coraggio si trova ad indagare su un omicidio commesso anni prima e mai risolto. Ma se la divisa di Dante Modiano è garanzia di un ordine e di un rigore che sono lo specchio del tempo in cui vive, la sua personalità è invece libera, distaccata e lontana dai valori della propaganda fascista.
La narrazione, oltre a porre in risalto l’orrore delle leggi razziali emanate in quel periodo, si focalizza su diversi argomenti, non ultima l’esperienza del manicomio e della pratica dell’elettroshock, abusata in periodo fascista, da parte di uno dei personaggi più riusciti del libro, e sottolinea così il carattere metastorico di certe tematiche, parlare delle quali non è affatto anacronistico. La capacità dimostrata dall’autore nella descrizione della personalità di personaggi minori non è banale, e ciò è particolarmente vero quando riferito al cieco Alfredo Corsi, la cui filosofia di vita è tutta racchiusa nell’abitudine di tenere la chiave di casa fuori dalla porta, in modo tale da consentire a chiunque di entrare. Emblema di un possibile modo diverso di vedere gli eventi, o di valutare e interpretare la vita, tanta fiducia nel prossimo non mette mai in dubbio la validità dei valori fondamentali, quali il reciproco rispetto e la solidarietà.
Pur essendo un romanzo storico, "Il colore del caffè" non manca di trattare gli argomenti più svariati e attuali come quello delle frodi finanziare ai danni dei risparmiatori. E’ un libro che si legge in un fiato e ricorda in ogni pagina come la storia sia un ciclo e riciclo di eventi da non dimenticare per evitare, per quanto possibile, di ripetere gli errori, e come il colore del caffè, ed il suo gusto, siano una questione di preferenze, di punti di vista, di gusti personali.
http://www.sololibri.net/Il-colore-del-caffe-di-Arturo.html
sabato 20 febbraio 2010
mercoledì 13 gennaio 2010
lunedì 4 gennaio 2010
RECENSIONE di Sonia Bucciarelli
Il colore del caffè, titolo del libro di Arturo Bernava e metafora della vita, è il filo conduttore di tutto il racconto, e al variare del suo colore corrispondono nuove situazioni, emozioni diverse, gioiose, amare, nere, bianche.
È il caffè il protagonista nascosto del romanzo, delle scene vissute dal protagonista, dei momenti cruciali della sua storia e di quella dei cittadini del paese abruzzese chiuso nell’abbraccio delle montagne, con le vie del borgo che si imbiancano di neve, silenziose in inverno e illuminate dalla luce soffusa delle notti d’estate.
Dante Modiano è un maresciallo che ne è stato da poco trasferito e che riesce a vedere oltre la coltre di tranquillità che tutto lassù permea, e parte da un omicidio risalente a sedici anni prima, nel quale si nascondono le radici di un caso poco chiaro; idealista e non disposto ai compromessi, Modiano intende andare in fondo alla faccenda.
Allo stesso modo altre sono situazioni che suscitano più di un dubbio, non ultimo il fallimento della banca che ha condizionato la vita degli abitanti del paese e il cui epilogo giudiziario apre le prime pagine del romanzo.
Le ricerche di Modiano si scontrano con le difficoltà di chi intende ostacolarlo, di chi insinua dubbi e con i desideri della sua parte meno razionale, perché Modiano è un carabiniere ma anche il giovane rampollo di una nota famiglia della società romana, un uomo con normali desideri di affetto, di una vita semplice e di amore. Inaspettato, un sentimento lo coinvolge lentamente ma appassionatamente dopo aver faticato a mostrasi, a definirsi persino a lui.
Molti sono i personaggi che si delineano nel corso del libro, e ognuno a modo suo sarà determinante nello sviluppo della vicenda, ognuno dà suono a una voce, dà vita a uno sguardo diverso, eppure tutti sono ugualmente indispensabili per consentire la visione d’insieme che serve al maresciallo per cogliere il nesso fra gli eventi.
Il tempo, insieme alla tragedia della guerra, porterà cambiamenti, colori diversi che si raccoglieranno in una tazzina di caffè, come ciò che più rappresenta ciascuno di loro, come il desiderio più profondo di condivisione che il rituale del caffè da sempre implica.
Sonia Bucciarelli
È il caffè il protagonista nascosto del romanzo, delle scene vissute dal protagonista, dei momenti cruciali della sua storia e di quella dei cittadini del paese abruzzese chiuso nell’abbraccio delle montagne, con le vie del borgo che si imbiancano di neve, silenziose in inverno e illuminate dalla luce soffusa delle notti d’estate.
Dante Modiano è un maresciallo che ne è stato da poco trasferito e che riesce a vedere oltre la coltre di tranquillità che tutto lassù permea, e parte da un omicidio risalente a sedici anni prima, nel quale si nascondono le radici di un caso poco chiaro; idealista e non disposto ai compromessi, Modiano intende andare in fondo alla faccenda.
Allo stesso modo altre sono situazioni che suscitano più di un dubbio, non ultimo il fallimento della banca che ha condizionato la vita degli abitanti del paese e il cui epilogo giudiziario apre le prime pagine del romanzo.
Le ricerche di Modiano si scontrano con le difficoltà di chi intende ostacolarlo, di chi insinua dubbi e con i desideri della sua parte meno razionale, perché Modiano è un carabiniere ma anche il giovane rampollo di una nota famiglia della società romana, un uomo con normali desideri di affetto, di una vita semplice e di amore. Inaspettato, un sentimento lo coinvolge lentamente ma appassionatamente dopo aver faticato a mostrasi, a definirsi persino a lui.
Molti sono i personaggi che si delineano nel corso del libro, e ognuno a modo suo sarà determinante nello sviluppo della vicenda, ognuno dà suono a una voce, dà vita a uno sguardo diverso, eppure tutti sono ugualmente indispensabili per consentire la visione d’insieme che serve al maresciallo per cogliere il nesso fra gli eventi.
Il tempo, insieme alla tragedia della guerra, porterà cambiamenti, colori diversi che si raccoglieranno in una tazzina di caffè, come ciò che più rappresenta ciascuno di loro, come il desiderio più profondo di condivisione che il rituale del caffè da sempre implica.
Sonia Bucciarelli
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